Sulle indagini patrimoniali per separazione la legge ha parlato chiaro.
Con la Sentenza nr. 5094 del 5 marzo 2014 il Supremo Collegio è tornato ad occuparsi della vexata quaestio relativa alla norma che consente l’utilizzo delle indagini patrimoniali per separazione da parte del Giudice del processo della famiglia.
Cosa può fare l’Avvocato?
Ogni volta che un avvocato deve occuparsi della tutela legale dei diritti dei propri assistiti (magari utilizzando le indagini forensi), le questioni che sempre più trovano risalto, sono quelle relative agli aspetti economici tra gli ex coniugi.
Bisogno di un'Indagine Patrimoniale?
La quantificazione del mantenimento è quindi dipendente da quali elementi istruttori si potranno produrre nel corso del giudizio per dimostrare il tenore di vita della famiglia, il patrimonio delle parti.
A tale scopo, le indagini patrimoniali quantificano i beni mobili, immobili, il reddito da lavoro dipendente, la consistenza dei conti correnti, altri redditi, ecc…. delle parti coinvolte.
Le indagini patrimoniali per separazione possono servire?

Frequentemente il coniuge più “forte” tende a non rendere disponibili e visibili tutti beni al fine della quantificazione dell’importo del mantenimento,
L’indagine patrimoniale rende visibili tale patrimonio in modo da presentare in fase di definizione il corretto importo da riconoscere mensilmente.
Anche quando il mantenimento è stato correttamente stabilito dal giudice, gli accordi, possono essere non mantenuti, e quindi si rende necessaria una indagine patrimoniale per valutare se possibile e conveniente un’azione legale di pignoramento dei conti correnti, del quinto dello stipendio, o di altri beni mobili o immobili di proprietà dell’ex coniuge inadempiente.